lunedì 6 ottobre 2008

LA POESIA.



SIGNORA POESIA.

La poesia è nell'aria,
ci fa sognare noi la respiriamo nel momento
che meno ci aspettiamo, lei è li che ci aspetta
e ci ronza nel cervello.
La poesia ci inizia a chiamare, lei è li che vuole uscire,
ronza come un calabrone, inizia a farci dare nomi e pensieri,
colori odori ricordi volti sensazioni.
La poesia è un pennello
un pennello che cerca la sua tavolozza, la tavolozza e l'adagiarsi
dei nostri pensieri, è la vita che ci si presenta davanti.
La poesia allora
si libera e vaga nel nostro animo
essa riempie il nostro spirito che ha bisogno di lei!

SIGNORA........ POESIA

3 commenti:

Peppe ha detto...

Ciao Pasquale, come promesso sono andato a leggere le tue poesie...Non voglio lasciare nessun commento a riguardo ma solo un saluto. Belle le tue foto che mi hanno fatto rispolverare (adesso mia moglie mi spara xchè ha finito ora di "rassettare") quei bei momenti di relax in uno sport extremo quale il parapendio.
<< 'O Pè ci gliamm a fà nu volo ngopp o Palazzett???>> e Pasquale si presentava sotto casa mia con la sua fiammante s.w. per andare ad accarezzare le nuvole oziose...(c'ho pure la vena poetica adesso.)
E poi base al campo "Rains" dove il "vecchio" (e quì mi sono giocato il "bonus" con mia moglie che ha finito adesso di rispolverare) raccontava mille episodi ipnotici sulla guerra, tedeschi, elicotteri autocostruiti, e gli altri "volatici" si vantavano di episodi da brivido...e commoventi(dopo anni e anni di decolli-atterraggi e voli a vista era arrivato il giorno per un veterano del campo di atterrare sulla pista (di giorno) guidato da un fiammante GPS appena montato. Quelli si che erano bei tempi, mi viene da pensare e invece erano solo altri tempi...
Ciao Pasquale a presto, a proposito mentre leggevo la poesia mi sembrava di "ascoltarla" dalle tue parole e dopo la lunga chiacchierara di qualche giorno fa (stò aspettando la bolletta della TIM che mi ha quadruplicato i costi con un innocuo sms) ho capito il significato di alcuni versi pieni di sofferenza e dolore.
Bravo Pasquale, continua così, sempre forte e "tosto".
A presto, un abbraccio forte dal tuo Amico Peppe.

pasquale ha detto...

Caro amico Peppe. sapessi come mi ha fatto piacere leggere le tue parole,a volte sono portato a non pensare quei felici momenti che mi libravo nell'aria come una libellula, e spesso in tua compagnia. Ma la vita va avanti, e devo affrontare una nuova esistenza, spero che Dio mi dia sempre la forza e che quando sarà giunto il mio momento mi trasformi in un angelo anche se sbilengo ma poter volare e portare conforto a chi me lo chiede. Un fraterno abbraccio Pasquale.

jengiskan ha detto...

ciao Pasquale,bella e profonda la tua definizione della poesia,sei sempre molto sensibile tu.Ti volevo dire che per un pò non ci sentiremo,domani mi ricovero a ortopedia,martadi dovrebbero operarmi all'anca sinistra e speriamo bene.Ti abbraccio appena torno a casa ti faccio sapere stai bene amico mio,ciao.